sabato 2 agosto 2014

Xylella e cemento

E se l'affaire Xylella si rivelasse un'occasione di speculazione edilizia?

Nelle linee guida per il contenimento di Xylella fastidiosa, pubblicate dalla Regione Puglia, prevista l'obbligatorietà dell'estirpazione delle piante infette. E per indennizzare gli olivicoltori si pensa a concessioni edilizie
Dopo l'allarme dei mesi autunnali del 2013 e le notizie delle prime estirpazioni forzate, nonché l'intervento della magistratura, ecco che l'affaire Xylella fastidiosa torna alla ribalta dopo l'emanazione, da parte della Regione Puglia, di “Linee guida per il contenimento di Xylella fastidiosa”.
Si tratta di un report particolarmente interessante perchè, oltre al famigerato batterio, cita come agenti patogeni anche Zeuzera pyrina, ovvero il rodilegno giallo, e due funghi (Phaeoacremonium e Phaeomoniella spp.) quali agenti patogeni responsabili del Co.di.ro, ovvero della sindrome di disseccamento rapido dell'olivo.
Visto che, ragionevolmente, è lecito pensare che l'abbandono di intere olivete abbia aumentato la recrudescenza di certe patologie e infezioni, è quantomeno singolare che, nelle strategie politiche di intervento, non si citi mai la possibilità di recupero proprio di queste olivete che diventeranno focolai permanenti. Le pur buone indicazioni agronomiche per la limitazione del contagio e della diffusione della malattia risulteranno purtroppo di scarsa efficacia se non accompagnate da adeguata politica olivicola.
Non sembra, invece, si sia andati oltre la dovuta logica emergenziale che prevede, come si legge a pagina 33, l'obbligo di estirpazione delle piante infette. E nei focolai puntiformi è prevista “l’identificazione delle piante infette viene effettuata ufficialmente dalla Regione Puglia e, a seguito di istruttoria amministrativa con atto finale di ingiunzione di abbattimento, la stessa Regione provvede all’abbattimento delle piante e alla bruciatura o trinciatura della parti infette, che possono determinare eventuale diffusione del batterio. Saranno, inoltre attuate, in base a specifiche situazioni dell’area interessata ulteriori interventi da parte della Regione o dei singoli proprietari/conduttori.”
Potrebbe poi avere il sapore di beffa la prescrizione indicata a pagine 36: “Inoltre, la facoltà, prevista dall’art. 3 del DDL 475/45, di imporre ai proprietari o conduttori dei fondi olivetati, l’obbligo di impiantare altrettanti alberi di olivo in luogo diverso da quello da abbattere, deve essere sempre esercitata, salvo casi particolari che impediscano il reimpianto e che, comunque, devono essere precisati e motivati nel decreto di autorizzazione.”
Oltre all'estirpazione di olivi che possono essere fonte di sussistenza per delle famiglie, oltre che patrimonio affettivo e paesaggistico, si prevede quindi che le stesse debbano piantare, a proprie spese, olivi “in luogo diverso”.
E' noto, invece, che la giurisprudenza indica che l'esproprio per pubblica utilità, che presenta forti analogie con il caso di abbattimenti coattivi, debba essere indennizzato. I fondi finora messi a disposizione per l'ìaffaire Xylella sono stati spesi in attività di ricerca e monitoraggio che sono oggetto di approfondimento da parte della magistratura. Improbabile che il governo, o Bruxelles, stanzino i fondi necessari. Impossibile trovare, nel bilancio regionale, tutti questi soldi.
Ecco così spuntare l'ipotesi, specie per le aree rosse e a forte vocazione turistica come Gallipoli, di un indennizzo sotto forma di possibilità edificatoria, aumento dei coefficienti di costruzione e/o permessi di costruire. Chissà che non venga presentata presto in Consiglio regionale una legge speciale su Xylella fastidiosa che contempli, in uno dei suoi articoli, questa possibilità. L'augurio e l'auspicio, al contrario, è che queste voci di corridoio vengano seccamente smentite.
di Alberto Grimelli

mercoledì 30 luglio 2014

Da Teatro Naturale

Ma davvero gli olivi colpiti da Xylella fastidiosa non si possono salvare?

E' possibile che con pochi interventi, quali taglio dei rami secchi e trattamento con rame e calce, sia possibile far rinascere gli alberi che apparivano morti. L'esperienza in piena zona rossa, a Parabita, in provincia di Lecce
la nostra associazione Spazi Popolari si è occupata fin dal primo momento de l'affaire Xylella, sollevando forti dubbi in merito a tutta la vicenda, fino a farci presentare un esposto in procura che a sua volta ha ritenuto opportuno aprire un inchiesta.
Pertanto, non ci siamo fermati solo a denunciare ma, abbiamo avviato una sperimentazione e altre ne avvieremo.
Era lo scorso dicembre quando siamo stati contattati dal proprietario di un oliveto di 5 ettari, situato nella zona rossa a Parabita (LE).
Oliveto secolare colpito dal "complesso essiccamento rapido". Abbiamo fornito consulenza gratuita, semplici prassi agroecologiche, le stesse tecniche che i nostri antenati hanno praticato per centinaia di anni: taglio dei rami secchi, e distruzione sul campo degli stessi, irrorazione della chioma e dei tronchi con poltiglia bordolese, alla dose di 1Kg di solfato di rame + 1 Kg di grassello di calce per 100 litri di acqua, sfalcio dell'erba. Successivamente, per ferti-irrigazione, abbiamo dato un prodotto naturale a base di aglio, prodotto (regolarmente registrato) proveniente dalla Spagna.
Il primo maggio fui invitato dal proprietario, entusiasta della nostra consulenza. Alberi rinati! Proprio oggi, ho risentito Salvatore, il contadino che conduce l'oliveto e gli ho chiesto della situazione. Salvatore e il proprietario sono entusiasti.
Trattasi di un noto imprenditore lombardo e per motivo di privacy, chiederò se è possibile visionare l'oliveto da personale esterno.
Appena avrò una risposta positiva, sarei felice di accompagnarvi personalmente a visionare l'oliveto dei miracoli.

Distinti saluti
Ivano Gioffreda
Presidente Associazione Spazi Popolari

domenica 27 luglio 2014

Gaza chiama

L'Ass.ne Spazi Popolari, 
BDS Italia e Pati Luceri: 
cena sociale per Gaza.
Giovedì 31 Luglio ore 20:00  presso l'orto sociale dell'ass.ne Spazi Popolari
Sannicola contrada Camaldari
Via Prov.le Sannicola Lido Conchiglie.
info: spazipopolari@gmail.com
info cell: 389-0861680
Ognuno è pregato di munirsi di piatti posate e bicchiere, onde evitare rifiuti.

L'indifferenza uccide !
Nel silenzio e nell’indifferenza della comunità internazionale continua il genocidio della popolazione palestinese nella striscia di Gaza.
Le vite, i sogni e le speranze di un popolo intero vengono distrutte dalla brutalità degli attacchi indiscriminati ai civili ed alle strutture sanitarie ed ospedaliere.






venerdì 18 luglio 2014

Siamo Bio-Diversi

La nostra missione:
Ripristinare e rivalorizzare le nostre varietà autoctone e offrire un opportunità di crescita AgriCulturale al nostro territorio.