giovedì 2 ottobre 2014

Da Sannicola a Trani per la riscoperta e la tutela della terra

La Gazzetta del Mezzogiorno

Da Sannicola a Trani
per la riscoperta
e la tutela della terra

di Giacomo Pagone

TRANI Nell’attuale società frenetica e tecnologizzata, pensare di costruire il proprio futuro nel mondo dell’agricoltura può sembrare difficile, ma per chi è sempre cresciuto a stretto contatto con la terra, la campagna rappresenta un’opportunità da cogliere al volo.

"Ricordo la casa dei nonni, come una casa povera, ma allo stesso tempo ricca di conserve di vario genere, passata di pomodori, sott’oli, fichi secchi, farine, legumi e i semi naturali che il nonno custodiva gelosamente e che anno dopo anno rinnovava". Con queste parole Ivano Gioffreda, presidente dell’associazione Spazi Popolari di Sannicola, ricorda la sua infanzia vissuta in casa dei nonni, braccianti agricoli grazie ai quali ha imparato a conoscere ed apprezzare il rapporto uomo-ambiente.

Durante la seconda edizione del Meeting Terra e Salute, che si terrà a Trani dal 3 al 5 ottobre, Ivano racconterà le proprie esperienze, le proprie conoscenze e gli incontri che gli hanno cambiato la vita, come quelli con Memmo Buttinelli, docente di biologia molecolare dell’Università La Sapienza di Roma, con Jairo Restrepo Rivera, uno dei massimi esperti mondiali di agricoltura organica rigenerativa, con Marc Tibaldi, autore del libro "Terra e Libertà/ Critical Wine", e con Angelo Carlo Licci, medico omeopata, in seguito al quale ha avuto origine il primo Meeting.

Che cosa è il Meeting Terra e Salute e qual è il suo scopo?

Il gruppo di lavoro del Meeting Terra e Salute, composto dall’associazione Spazi Popolari e da un gruppo di cittadini provenienti da diversi ambienti sociali e professionali, è l’avamposto di un modello nuovo di concepire la politica del fare sociale. Il Meeting nasce con lo scopo di raggruppare le positività presenti sull’intero territorio del sud Italia, con l’obiettivo di promuovere progetti di sviluppo lavorativo, ripartendo dalle buone pratiche AgroCulturali, dalla cura del benessere ambientale, sociale e fisico, ma anche dalla preparazione di prodotti erboristici, fitoterapici, ed omeopatici.

Cosa è Spazi popolari e come è nato questo progetto? Quali progetti portate avanti?

Spazi Popolari trae origine dall'agricoltura contadina che valorizza la biodiversità, ma si occupa anche del paesaggio e della sua preservazione. Ricerchiamo uno sviluppo equilibrato di agricoltura contadina, turismo e cultura. Siamo impegnati nella lotta per la valorizzazione del territorio, contro le monocolture, il turismo irresponsabile e la svendita del territorio. Per questo ci proponiamo di coinvolgere studenti, disoccupati, ricercatori, migranti, professionisti, attivisti, mediattivisti, creativi, consumatori critici, attori che possano creare un circuito virtuoso di relazioni, sensibilità, lotte e pratiche comunitarie. La prima cosa da far capire è che lavorare la terra con le tecniche attuali è molto meglio che lavorare da precari, e i giovani lo stanno sperimentando.

Qual è il futuro dell’agro ecologia nel Salento?

Il Salento ha grandi risorse paesaggistiche, ambientali e culturali, risorse che negli anni abbiamo trascurato e violentato, una ricchezza che non abbiamo saputo valorizzare: siamo seduti sull’oro e

non ce ne accorgiamo. Spesso, il Salento è preso d’assalto da speculatori senza scrupoli che dalla nostra terra vogliono solo trarre profitti con mega-villaggi turistici, resort e campi da golf che stravolgono l’identità culturale nostra e del nostro territorio. La nostra terra deve essere trattata come un’opera d’arte, va restaurata non violentata.

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