sabato 11 novembre 2017

La difesa di madre Terra



La difesa di madre Terra ,processi di trasformazione capitalistica delle campagne e diritti costituzionali

Incontro del 6 novembre 2017 –Unisalento, palazzo Codacci-Pisanelli “aula Ferrari”

 “Le trasformazioni speculative dei territori”,come introduce Alessandra Cecchi, ass. Bianca Guidetti- Serra, “si ripercuotono sulla vita delle persone e sui loro diritti fondamentali, non solo quelli costituzionalmente garantiti”. Il trattato internazionale noto come  Convenzione di Aarhus,ad esempio,come ricorda il prof. Michele Carducci (docente di diritto pubblico comparato,Unisalento) garantisce all’opinione pubblica e ai cittadini, il diritto alla trasparenza e alla partecipazione in materia ai processi decisionali di governo locale, nazionale e transfrontaliero, concernenti l'ambiente(http://www.iuav.it/Facolta/facolt--di/OSSERVATOR/ambiente/DOCUMENTI/INFORMAZIO/DISCIPLINA/Convenzione-di-Aarhu-1FB5C6.pdf ); in Italia è stato ratificato con la legge n. 108 del 16 marzo 2001 ma, come osservabile in tutte le opere con impatti irreversibili, ancora in attesa di applicazione.



Nel momento in cui una maggioranza decide ed impone le proprie scelte in assenza di dialogo con chi ne subisce le ripercussioni, usciamo dalla democrazia per entrare nella “dittatura della maggioranza”…“La Costituzione, esiste per limitare i poteri della rappresentanza, dello Stato;

le forme di protesta” dinanzi alla disattesa applicazione dei principi garantiti , di contro “vengono bollate come eversive, col tentativo di cancellarne la legittimità. E’ gravissimo vedere forme di repressione violente contro chi manifesta i propri diritti.” 

I diritti della natura e i diritti delle persone,  per Nicola Grasso(docente di diritto costituzionale-Unisalento),  ”sono  connessi con il diritto alla resistenza, come quello manifestato dai cittadini a San Pietro Vernotico e che oggi si trovano accusati nella sede di Brindisi”.

E “dove interviene il penale”, -come sottolinea nel suo intervento  il prof. Michele Carducci,”vuol dire che il diritto costituzionale ha fallito”.

Ha fallito anche l’informazione probabilmente, sia locale che nazionale, perchè  troppo spesso si è evitato di raccontare fino in fondo i fatti , i dati effettivi, di dar voce ai cittadini, ai piccoli agricoltori che subivano misure ingiuste e con provvedimenti  che ancora oggi, arrivano in assenza di prove, di trasparenza, calpestando lo stato di diritto. Come fatto notare da Giorgio Galleano-giornalista Rai e moderatore dell’incontro,” i giornalisti locali sono stati assenti” -talvolta marcatamente denigratori diciamo noi- “e forse è anche a causa loro se i cittadini sono stati costretti ad opporre resistenza(riferimento al fascicolo aperto a carico di 46 cittdinii/e indagati/e per la manifestazione del 10 novembre2015 per sostenere i quali è possibile sottoscrivere  la petizione lanciata dall’associazione Bianca Guidetti Serra di Bologna, in collaborazione con Nicola Grasso e Spazi Popolari  ( https://www.change.org/p/sostieni-chi-viene-processato-per-aver-difeso-gli-ulivi-del-salento?utm_medium=email&utm_source=petition_signer_receipt&utm_campaign=triggered&j=133566&sfmc_sub=244231618&l=32_HTML&u=25671492&mid=7233052&jb=44101&expired_session=true ).

Petra Reski , giornalista tedesca, scrive inchieste sulla mafia e si è occupata anche del territorio pugliese,  dalla vicenda “xylella” al Tap. Ci parla del consumo di suolo, di impianti eolici che spesso servono a tombare rifiuti tossici e di cementificazione selvaggia, quest’ultima insieme alla presenza delle pale eoliche, osservabile con sconcerto su tutto il territorio pugliese in maniera massiccia,come ci spiega, più che in altri luoghi .  “Cosa c’entra la mafia con gli ulivi, con la Sarparea, con il Tap? Ovviamente la mafia non è più quella che si manifesta con la coppola e la pistola...La mafia ha subìto un grande sviluppo durante gli ultimi trent’anni.(.).Rimangono oggi la mafia tradizionale ( che chiede il pizzo , esercita la violenza, ecc.), la mafia mercatista (che si occupa di droga, prostituzione, smaltimento di rifiuti tossici,ecc.) che non viene temuta ma utilizzata come infrastruttura, servizio, che non viene vista come un reato;  poi ci sono le èlite,la masso- mafia, come dice Scarpinato, che entra ed esce dai palazzi istituzionali.(.). L’assenza di grandi opere ha portato la mafia a cercare altre forme per svilupparsi.(.). La mafia di oggi è ben lontana dalla percezione culturale diffusa in Europa. È anche colpa nostra, dei giornalisti che per anni ne hanno diffuso solo un’immagine violenta, folkloristica che non rispecchia la verità. La legislazione italiana antimafia è la più avanzata del mondo, eppure non è più minimamente all’altezza della realtà di oggi. Tutti i reati che avvengono oggi sono reati di corruzione “.

“Nel Mezzogiorno il peso politico” , - per Guglielmo Forges Davanzati( docente di economia politica)- , “si riduce, perché il potere contrattuale ed economico è molto basso. i grandi speculatori finanziari che detengono il potere politico e che gestiscono anche grosse imprese multinazionali,non sono interessati al profitto di lungo periodo, sono interessati a profitti di brevissimo periodo,anche perché possono ottenerli nella stessa misura, in tempi più rapidi(capitalismo short-termism), quindi evidentemente possono anche smettere di produrre beni e servizi. Il capitalismo short- termism per definizione, è incompatibile con una prospettiva di più lungo periodo, come la difesa dell’ambiente e del paesaggio. Un capitalismo di questo tipo, finanziarizzato, è per sua stessa natura destinato a distruggere l’ambiente. Ciò che viene chiesto ai singoli governi, è di fare politiche che assecondino gli interessi delle grandi imprese multinazionali finanzia rizzate, aprendo ai mercati di sbocco , il chè può significare fare un turismo non locale, impadronirsi del mare,ecc… Dove avviene questo abbiamo territori poveri,” ad alto tasso di disoccupazione e dunque, “ricattabili.”

Per Paolo Maddalena, vicepresidente emerito della Corte Costituzionale,”si ritiene che l’economia prevalga sul diritto,mentre invece vale il viceversa. Il diritto è uguaglianza,la Costituzione non mette tutto nelle mani dei rappresentanti(Art. 1 ) ma si rifà ai cittadini, che detengono ed esercitano la volontà popolare”.Dunque un cittadino ha una duplice valenza,di soggetto singolo e di singolo all’interno di un gruppo, del quale ha il diritto di esserne portavoce, poiché “la civiltà  nasce quando un aggregato umano si unisce e fonda il popolo”…”La proprietà collettiva del territorio è bene pubblico, mentre la proprietà privata ha lo scopo di tutelarne la funzione sociale, condizione attraverso cui si esercita il diritto”

“Il diritto alla resistenza”,come ricorda Antonio Onorati- Centro Internazionale Crocevia- “non è negoziabile, perché la resistenza garantisce il cambiamento”.

“Invece” come dice il magistrato Livio Pepino, “quello che sta accadendo è sempre di più il contrario,di fronte a forme di opposizione o resistenza, il ritiro della politica determina una radicalizzazione del conflitto, la non accettazione delle ragioni dell’altro. La volontà di evitare il confronto con le minoranze determina degli  irrigidimenti pericolosi e negativi per la convivenza democratica. Lo abbiamo visto, soprattutto nelle questioni ambientali. Tante volte in cui abbiamo assistito a militarizzazione del territorio, a interventi  amministrativi che costruiscono delle zone rosse in cui è impossibile l’esercizio dei diritti democratici,a degli interventi legislativi che determinano una situazione di diritto del tutto particolare.

Ci sono nella Costituzione dei limiti invalicabili.

Per esempio l’articolo 9  -La Repubblica tutela il paesaggio-. L’articolo 32 -la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo-“…”Questi diritti,la salute in particolare sono in qualche misura assoluti, non derogabili…La salute è un diritto assoluto : se ci sono degli interventi, delle decisioni delle istituzioni e della maggioranza che vìolano i diritti alla salute di alcuni, sono decisioni costituzionalmente illegittime e come tali fondano un diritto di resistenza.”

Nello Schisano (portavoce dell’o.n.g. Soberiana alimentare) e Carmen Gonzales(coordinatrice Organizaciones de Agricultores y Canaderos – Comunidad Valenciana),raccontano la loro esperienza di comunità, di sindacato, dove sovranità alimentare ed autodeterminazione  viaggiano di pari passo con difesa della terra, che appartiene a chi la vive, a chi la lavora “ e non a chi ci specula sopra”. E ci ricordano che occorre lottare non solo per difendere il territorio, ma la vita stessa. Con loro condividiamo lo spirito, le proposte, le prospettive. Siamo nati come gruppo associativo dalla terra, iniziando a coltivare naturalmente ed a diffondere i principi dell’agricoltura organica rigenerativa,  nel 2013. Stesso anno in cui nacque la “questione Xylella” e veniva ignorato il disseccamento, che ad oggi non vede ricerche scientifiche aperte ed a 360 gradi, ma interessi di vario livello, che ruotano attorno alla sostituzione varietale degli ulivi del Salento,con alberi brevettati. Siamo arrivati sulla vicenda del disseccamento, osservando il territorio,ponendoci domande e partecipando, da cittadini, agli incontri pubblici che parlavano di desertificazione e irrorazione massiccia con pesticidi, come ricorda nelle presentazioni, il presidente della nostra associazione, Ivano Gioffreda. Ci siamo informati , abbiamo avanzato proposte e presentato l’esposto per diffusione colposa di malattia delle piante. Non è bastato e non ci aspettiamo che la giustizia sia tale. Ma ci auguriamo che ognuno di noi senta di poter fare qualcosa nel proprio piccolo e che le esperienze dal basso si diffondano. E forse un giorno il popolo salentino, come quello italiano tutto, sarà in grado di sentirsi tale . 
 






 

 http://www.trnews.it/2017/11/06/la-lezione-maddalena-le-multinazionali-si-prenderanno-territori-gasdotto-non-serve/198079
                                                                

Nessun commento:

Posta un commento